“Italia di metallo” promuove “Identità anonime”

Ulteriore riscontro positivo per il nostro album

DESMA – Identità Anonime

(2014 – Atomic Stuff)

voto: 8/10

Il progetto di cui mi accingo a parlarvi dimostra come si possa essere freschi e al tempo stesso dar seguito a ciò che il rock italiano ha saputo trasmettere ad ottimi livelli negli anni novanta. I bresciani Desma sotto l’egida di Atomic Stuff presentano il loro debutto discografico “Identità Anonime”.

Identità anonime

“Visione Liquida” catapulta nel mondo Desma acido e trascinante, fatto di belle armonie vocali pronte ad essere assimilate fin dal primo ascolto, chitarre semi industrial e partiture elettroniche che denotano la grande predisposizione nel voler dare grande freschezza e modernità al rock italiano. Come inizio direi niente male.

“Ombre” presenta la band bresciana in veste più synth pop con forti riferimenti a band italiane quali Subsonica pur rimarcando la forte impronta rock assolutamente presente. Ancora una volta l’incedere è trascinante e i chorus la fanno da padrona.

“Indifferente” è una delicata ballad dai connotati pop dark, non mi aspettavo una ballad stratosferica perché ormai tutto è stato scritto, ma assolutamente godibile se confrontata con altri Hit di band o artisti italiani più blasonati.

“Falsi Dei” è al momento l’episodio che a mio avviso riesce a mettere in luce tutte le potenzialità più heavy della Band. Le chitarre si fanno davvero presenti sulle quali il cantato di Alberto Gobbi pur restando pulito e composto mi è sembrato incisivo e carismatico. Ormai è palese che mi trovi a cospetto di un dischetto di indubbio valore.

“Illusione” muove le coordinate nuovamente su un rock moderno trascinante, gli elementi elettronici la fanno da padrona avvolgendo armonie vocali di matrice pop ma che ben si incastrano nel contesto confermandomi che il combo bresciano sia molto attento alla forma canzone tralasciando (fortunatamente!!) la sperimentazione che purtroppo attanaglia anche il rock italiano e che detesto con tutto me stesso. Finalmente l’ho detto, mi sento molto meglio.

“Vedova Nera” è in assoluto il mio pezzo preferito. Hard Rock tagliente e un solo di chitarra assolutamente in tema con il sound generale. Pregne di passione le liriche, incisive pur restando nei ranghi di un rock comunque elegante marchio di fabbrica del combo bresciano.

“Nuova Alba” potrei considerarla una power ballad. Le strofe sono pacate, delicate pronte a lanciare ritornelli più incisivi e pesanti. Il contesto generale mi ha convinto moltissimo per ciò che concerne la buona ricercatezza negli arrangiamenti e un cantato che ancora una volta riesce a trasmettere sicura intensità e pathos.

“Inganno Dell’Orgoglio” è un altro esempio di quanto possa essere travolgente il lato prevalentemente rock ‘n roll del progetto Desma. Buona versatilità dunque per una band che sa essere camaleontica e offrire varianti sempre interessanti.

“Pochi Minuti” è Hard Rock più monolitico e cupo ma anche in questo contesto i chorus si aprono rendendo il tutto più fruibile.

In chiusura direi che questa potrebbe essere una delle caratteristiche vincenti della band; riuscire ad accattivare ascoltatori dalle divergenze musicali che si orientano fra il rock, il pop, l’hard rock e la synth pop. Un lavoro che per quanto mi riguarda è promosso a pieni voti e per chi avesse voglia di gustarsi del rock italiano farcito di buone dosi di elettronica mi sento di consigliare vivamente “Identità Anonime”.

Luka ShakeMe Albarella

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